Cinque domande sull'ernia inguinale

Intervista al Prof. Giampiero Campanelli che ci spiega in cinque domande tutto quello che dobbiamo sapere sull'ernia inguinale.

Cos'è l'ernia inguinale

L'ernia inguinale è la protrusione di un pezzetto dell'intestino attraverso la parete della cavità che normalmente lo contiene. Questo può accadere per diversi motivi:
una predisposizione familiare che determina tessuti addominali dal collagene particolarmente debole
uno sforzo prolungato o eccessivo (dovuto anche a una tosse persistente)
un precedente intervento che ha indebolito il tessuto

In quali soggetti e più diffusa l'ernia inguinale e perchè?

Statisticamente l'ernia inguinale presenta una maggiore incidenza negli uomini rispetto alle donne. Ciò è dovuto a differenze anatomiche della zona urogenitale: l'uomo presenta un canale inguinale che ospita il funicolo spermatico che ha dimensioni importanti e una struttura complessa che predispone alla comparsa dell'ernia inguinale; l'ernia inguinale nella donna è invece associata al legamento rotondo dell'utero, un piccolo cordone fibro-muscolare che limita la mobilità dell'utero stesso. Discorso a parte per i neonati e i bambini dove si può verificare anche un difetto di sviluppo del canale inguinale che porta alla fuoriuscita di una parte dell'intestino con conseguente formazione dell'ernia inguinale

Come scopro di avere un'ernia inguinale?

In molti casi l'ernia inguinale si evidenzia con un gonfiore o protuberanza accompagnati da bruciore, dolore o comunque fastidio. In questi casi la presenza di ernia inguinale deve essere valutata in prospettiva dell'intervento e pertanto il paziente viene sottoposto a una visita chirurgica.
In altri casi invece si ravvisano solo i sintomi, senza però avere segnali fisici. In questo caso la diagnosi di ernia inguinale richiede maggiore attenzione e il supporto di esami clinici come ecografia addome e risonanza magnetica per escludere altre patologie.

In cosa consiste la visita chirurgica?

La visita consiste nell'esaminare il malato in piedi. Infatti in presenza di ernia inguinale il sacco erniario tenderà per gravità a fuoriuscire permettendo al medico di tastare la zona. Si passa poi alla visita dinamica chiedendo alla persona di camminare, muoversi, tossire in modo da far aumentare la pressione nelal cavità addominale. La visita si conclude facendo sdraiare il malato sul lettino per valutare la naturale tendenza dell'ernia inguinale di rientrare all'interno della cavità addominale.

Cosa fare se viene diagnosticata un'ernia inguinale?

L'unica cura possibile è l'intervento chirurgico e pertanto occorre rivolgersi a un bravo chirurgo addominale che valuterà col paziente il tipo di intervento più adatto. Nella maggior parte dei casi che non presentano complicanze l'ernia inguinale è operata con un intervento in day surgery; in caso di ernia inguinali più complesse o recidive si può operare in laparoscopia.

Tratto da Viversani del 13/07/2013

Autore: Giampiero Campanelli - Google

 

Per approfondimenti, visita la pagina dedicata all'ernia inguinale dove sono meglio elencate le cause, i sintomi, i possibili trattamenti e il decorso postoperatorio