L'ernia crurale è molto vicina come sede di comparsa all'ernia inguinale, da cui si distingue perché generalmente si trova al di sotto della piega inguinale. Tale situazione non è facilissima da distinguere con l'esame clinico e serve un'esperienza particolare.
Si presenta quasi sempre con una bella "pallina" avvertibile alla palpazione e mai riducibile. Nasce da un difetto della regione tendinea crurale molto vicino alla vene e all'arteria femorale (infatti è chiamata anche ernia femorale) e il foro di uscita è molto piccolo.
Pertanto non appena si ha la fuoriuscita del sacco erniario, le sue dimensioni sono tali da non poter più rientrare da quello stesso foro e risultando quindi perennemente incarcerato. Si ha quindi una indicazione chirurgica assoluta.
Statistiche di diffusione
E molto più frequente nelle donne
E' dovuto a un indebolimento dei tessuti connettivi al di sotto del legamento inguinale nella regione crurale
I fattori di rischio sono comuni alle altre ernie e quindi
Non è noto perché sia più frequente nelle donne, a prescindere dalla gravidanza che di per sé tende a spingere i visceri molto in basso.
Il dolore è il sintomo principale ed è spesso presente, ma talvolta è presente una pallina alla palpazione che tipicamente non riesce ad essere riposizionata all'interno.
Poiché la tumefazione è sempre incarcerata, il rischio di strozzamento è elevato. Da qui la raccomandazione di intervenire chirurgicamente il prima possibile.
Come già accennato, la distinzione tra ernia crurale e ernia inguinale richiede esperienza. Nell'esame clinico l'ernia crurale è riconoscibile perché la tumefazione risulta particolarmente mobile, come se avesse un perno centrale e non riducibile.
Nascendo da un difetto anatomico, non è possibile fare prevenzione, se non naturalmente cercando di limitare alcuni fattori di rischio.
E' indispensabile intervenire chirurgicamente per evitare di arrivare a una situazione di strozzamento. Sul metodo di intervento migliore il dibattito è attualmente aperto.
L'intervento migliore andrà valutato volta per volta sulla base delle caratteristiche sia dell'ernia crurale sia del paziente.
Per come si presenta nella maggior parte dei casi l'ernia crurale, la nostra indicazione è di procedere con un approccio mini-invasivo open in anestesia locale, con la riduzione dell'ernia e la riparazione anteriore del foro di uscita.
Alternativamente, si può procedere in laparoscopia e laparoscopia robotica soprattutto nelle donne per la valutazione di problematiche ginecologiche connesse.
Distinzione ernia crurale ed ernia inguinale
Il rischio di strozzamento
L’approccio mini-invasivo open nell’ernia crurale
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