Il laparocele è un'ernia post operatoria e nasce sulla cicatrice del precedente intervento. Può derivare sia da una incisione – e quindi una grande cicatrice – sia dalle piccole cicatrici lasciate da un intervento in laparoscopia. Non è possibile definire una posizione specifica e può presentarsi in qualunque punto dell'addome.
Nel caso in cui la fuoriuscita dei visceri sia laterale (ad esempio in seguito alla rimozione di un rene), il laparocele prende il nome di Lombocele.
Proprio perché i visceri escono da un buco creatosi su una cicatrice precedente, le caratteristiche del laparocele sono molto vicine a quelle di una recidiva non riducibile, con tessuto cicatriziale non elastico che difficilmente permette ai visceri fuoriusciti di rientrare nel proprio sacco. Tra l'altro, spesso in caso di pregresse incisioni estese, la parte di intestino fuoriuscito è consistente.
Statistiche di diffusione
Con l'avvento della chirurgia laparoscopica, l'incidenza dei laparoceli post-intervento sembrava un po' diminuita rispetto al solo intervento con incisione. Di fatto però le statistiche ci indicano che anche gli interventi in laparoscopia danno origine a un 10%-20% di laparoceli.
La causa è un precedente intervento chirurgico. Una chiusura ben eseguita può diminuire la probabilità di un successivo laparocele, ma non è una garanzia. Si stanno invece valutando altre soluzioni di tipo preventivo da adottare all’interno di specifiche pratiche chirurgiche con maggiore incidenza di laparoceli successivi come colecisti, aneurisma, asportazione di un pezzo di colon, etc. (vedi paragrafo Prevenzione del laparocele).
La manifestazione è sempre visiva: anche i laparoceli più piccoli sono in genere visibili, ma più spesso proprio perché contengono una buona parte di visceri tendono ad essere da grandi a molto grandi. Il paziente vede quindi proprio un "pallone" che assume una colorazione rossastra. Anche la sensazione di peso è sempre molto forte, come se qualcosa tentasse di uscire dal corpo.
Disastri parietali
Sono dei laparoceli precedentemente operati in modo non corretto e che si presentano con una situazione di tessuti e muscoli completamente differente dall'anatomia standard e che necessitano di interventi di alta specializzazione molto complicati.
Le complicanze del laparocele sono soprattutto due
A volte queste due condizioni sono coincidenti
L'intervento precoce è l'unica soluzione, o in alcuni casi, anche d'urgenza.
Per ipotizzare la presenza di un laparocele è indispensabile avere subito un precedente intervento alla parete addominale. Pertanto qualunque manifestazione similare senza intervento precedente necessita di indagini e diagnosi differenti.
Avendo una manifestazione molto peculiare, non sono necessari ulteriori esami per stabilire che si tratta di laparocele, ma soprattutto in casi di laparoceli di medie e grandi dimensioni è importante effettuare una visita chirurgica supportata da ecografie e Tac con un chirurgo super-specialista poiché l'intervento (indispensabile) sarà particolarmente complesso.
Si stanno valutando soluzioni preventive da attuare nel corso dell'intervento chirurgico precedente alla comparsa del laparocele.
Tra queste, l'ipotesi di posizionare una protesi profilattica in fase di chiusura dell'incisione per limitare la possibilità di una successiva apertura.
L’uso di pancere post intervento porta benefici solo sul sintomo di peso, ma non diminuisce la probabilità di comparsa del laparocele.
Altri consigli:
L'unica terapia possibile è l'intervento chirurgico.
Anche nel caso di laparoceli piccoli – come ad esempio quelli ombelicali derivanti dai fori di un intervento in laparoscopia – è consigliato intervenire nel più breve tempo possibile.
Se il laparocele è di piccole dimensioni, posizionato sulla linea mediana e/o in uno stadio iniziale, valutiamo l'approccio laparoscopico o robotico.
in caso di laparoceli di medie e grandi dimensioni, l'intervento chirurgico risulta essere molto complesso e può durare diverse ore.
L'unico approccio possibile in questi casi è quello Open: il chirurgo dovrà separare correttamente i componenti fuoriusciti, inserire specifiche protesi – singole o doppie – e in genere si procede alla ricostruzione della parete addominale.
Il trattamento con la tossina botulinica
In caso di laparoceli di grandi dimensioni o di disastri parietali trattiamo preventivamente il paziente con la tossina botulinica: somministrata circa un mese prima dell'intervento. La tossina favorisce la distensione dei muscoli addominali che si sono separati facilitando il lavoro chirurgico successivo di riavvicinamento per chiudere la cavità.
Interventi in laparoscopia e laparoceli
Disastri parietali
Il problema dell’occlusione intestinale
Il trattamento con la tossina botulinica
All'interno del vademecum troverai anche interessanti link per approfondire i diversi argomenti