Skip to main content

Ernia inguinale: le domande pre-operatorie più frequenti

Il Prof. Campanelli risponde alle domande più frequenti sull'ernia inguinale da chi è in attesa della visita specialistica o dell'intervento chirurgico.

Ogni settimana Il Prof. Campanelli riceve per email o sulle pagine social moltissime domande di persone a cui è già stata diagnosticata un'ernia inguinale e sono in attesa della visita specialistica o di persone che dopo avere notato un piccolo rigonfiamento nella regione inguinale sono alla ricerca di informazioni. Abbiamo pensato di raccogliere le domande pre-operatorie più frequenti sull'ernia inguinale con le risposte del Prof. Campanelli, chirurgo specializzato nel trattamento dell'ernia inguinale.


Quali esami devo fare se sospetto un'ernia inguinale?

La diagnosi di ernia inguinale richiede la visita specialistica o visita chirurgica finalizzata all’intervento ed eventualmente una ecografia inguinale (esame strumentale).
L’ecografia inguinale permette di valutare in maniera inequivocabile la presenza di erniazioni prima ancora che queste si rendano evidenti o il paziente avverta disturbi. E’ inoltre indispensabile per verificare la presenza di aree in sofferenza che potrebbero determinare delle complicanze.
In caso di ernia inguinale con sintomi evidenti la visita chirurgica è l’esame più indicato.
In caso di esito positivo e necessità di intervento, dovranno poi seguire gli esami clinici di routine pre operatoria come Elettro Cardio Gramma ECG, esami del sangue, radiografia del torace.

Come si svolge la visita chirurgica per diagnosticare ernia inguinale?

In piedi, senza intimo, il chirurgo esperto manipola l’inguine per valutare la presenza dell’ernia inguinale e l’entità della patologia. In seguito il paziente viene fatto sdraiare e gli viene chiesto di tossire con lo scopo di verificare se l’ernia può ancora rientrare se il paziente è in posizione supina e quanto la fuoriuscita in situazione di sforzo.

Sospetto di avere un’ernia inguinale, quali comportamenti devo adottare in attesa della visita?

Se si sospetta un’ernia inguinale e si attende di sostenere la visita chirurgica o si sa di avere un’ernia inguinale e si è in attesa dell’intervento, occorre evitare qualunque cosa vada a sollecitare la parete addominale. Consiglio quindi di evitare sforzi addominali (come il sollevare pesi o esercitare gli addominali) e ingrassamento. E’ anche importante mantenere l’intestino pulito evitando la stitichezza poiché l’accumulo di feci potrebbe “intasare” la protrusione e favorire infezioni e arrivare addirittura al blocco intestinale con necessità di intervento in urgenza.

Le mutande per ernia inguinale funzionano?

La mutanda elastica per ernia inguinale o cinto erniario veniva consigliato anni addietro come strumento di contenimento continuo che, su un lungo periodo anche di un anno, avrebbe potuto portare al rientro definitivo dell’ernia inguinale con cicatrizzazione del foro di uscita. Di fatto non ci sono dati clinici che le mutande per ernia inguinale funzionino per la risoluzione della patologia. A mio avviso l’unica terapia risolutiva per un’ernia inguinale è l’intervento chirurgico. Ritengo invece che siano utili nel post operatorio.

L’ernia inguinale può causare problemi a urinare o defecare?

Un ernia inguinale di grosse dimensioni può contenere una porzione di intestino con conseguente difficoltà nella corretta peristalsi (normale movimento dell’intestino necessario alla defecazione) che può portare alla stitichezza.
Capita invece più raramente che sia la vescica ad essere contenuta nell’ernia inguinale, ma in questi casi potrebbero insorgere anche problemi urinari.

Quando preoccuparsi?

Nella maggior parte dei casi l’ernia inguinale è di per sé asintomatica se non per la protrusione che potrebbe essere più o meno evidente. Se nell’attesa dell’intervento chirurgico il paziente inizia ad avvertire dolore e una progressiva sensazione di “ durezza” della protrusione stessa che non rientra nemmeno da sdraiato, allora è il caso di avvisare subito il proprio medico perché potrebbero essere in corso delle complicazioni.

Quando l’ernia inguinale va operata?

L’ideale sarebbe non attendere comunque l’avvento di complicazioni, ma farsi operare non appena l’ernia è visibile e si ravvisano i primi sintomi.